Le Marche sempre più bio. L’agricoltura biologica ha sempre più appeal. Cresce il valore della spesa green.
di Luana Spernanzoni
Il distretto biologico marchigiano conta
più di 82mila ettari, una delle regioni più green d’Europa e il trend in
continua crescita. Superfici biologiche più che raddoppiate negli ultimi 10
anni, raggiungendo il 24,7% della superficie agricola (contro la media italiana
del 17% e quella europea del 9%) e con quasi 4.500 operatori iscritti all’Albo
regionale.
Come documenta Istat, le vendite
dei beni alimentari ad ottobre diminuiscono sia in valore (-0,1%) sia in volume
(-1,5%).
Le vendite dei beni alimentari
crescono in valore (+4,7%) e diminuiscono in volume (-7,9%). Le vendite dei
beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente
-1,1% e -5,2%).
Sebbene si contragga la spesa
familiare per i generi alimentari, i consumatori non rinunciano alla scelta dei
generi alimentari biologici.
Le scelte verso
alimenti di qualità rafforzano in primis la politica green dell’Unione Europea che nella prossima programmazione
2023-2027 che incrementa gli investimenti verso il raggiungimento di 5
obiettivi principali:
·
un’Europa
più intelligente, mediante la promozione di una trasformazione economica
innovativa e intelligente
·
un’Europa
più verde, mediante la transizione verso un'energia pulita, l’adattamento
ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi
·
un’Europa
più connessa, attraverso il rafforzamento della mobilità e della
connettività regionale
·
un’Europa
più sociale, attraverso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti
sociali
·
un’Europa
più vicina ai cittadini, attraverso la promozione dello sviluppo
sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative
locali.
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