CHE POSSIAMO FARE PER L'EMILIA ROMAGNA ALLUVIONATA?

Che possiamo fare per l’Emilia Romagna? Non facciamo in tempo a scrivere che i disastri climatici che colpiscono il Paese crescono e seminano danni incalcolabili e morte. L’alluvione disastrosa che ha colpito l’Emilia Romagna richiederebbe ancora tantissimi interventi anche a medio e lungo termine sebbene titoli dei Tg non ne parlino più. Poi in quest’ultimi giorni i disastri sono drammatici e riguardano il Sud ma anche il Nord d’Italia. Torniamo all’Emilia Romagna colpita dall’alluvione. Tra le specie di frutta colpite la pera, nonostante difficoltà produttive, sarà comunque in grado di coprire gran parte del fabbisogno nazionale, con prodotto caratterizzato da un elevato tenore zuccherino e quindi un ottimo prodotto. Ma è necessario incentivare i consumi di frutta e in particolare di pere. In Emilia Romagna si coltivano 8 varietà di Pere dell’Emilia Romagna IGP, facilmente riconoscibili dal bollino identificativo. Non significa solo scegliere un prodotto dalle distintive caratteristiche nutrizionali e organolettiche, ma anche garantire una boccata di ossigeno al sistema e creare le basi per un futuro migliore per la produzione di questa coltivazione che, tra attività dirette e indotte, occupa oltre 15.000 addetti ed è dunque fondamentale per l’economia del territorio. Stavolta la solidarietà passa dalla frutta. Tra le prime pere disponibili sul mercato vi è la Carmen, che in questi giorni arriva sui mercati, poi la Santa Maria, tra fine luglio e inizio agosto. Dalla seconda metà di agosto si trova la Max Red Barlett, mentre la prima metà di settembre la Conference. Nella seconda metà di settembre la Kaiser e la William e verso fine settembre l'Abate Fetel e la Decana del Comizio. Allora che le diverse varietà di pera arrivino in tavola! Cosi sosterremo anche i produttori emiliano romagnoli.

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