Le Marche si attestano prima regione produttrice della pesca piatta Saturnia, uno scrigno di sapori e profumi.
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Rosaria Morganti Chef |
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Foto: Monica Palloni |
di Luana Spernanzoni
Non finiremo mai di
sorprenderci. La regione Marche è uno scrigno infinito. Come la borsa di Mary
Poppins rivela sorprese.
Nel paniere variegato
di prodotti freschi locali scopriamo “Saturnia” pesca piatta, di media
dimensione, a polpa bianca e molto profumata, in particolare in piena stagione.
Per questo in collaborazione con alcuni cuochi marchigiani, l’azienda Eleuteri, specializzata nella coltivazione di questo frutto, realizza dei laboratori gastronomici in cui la pesca Saturnia viene utilizzata per una vasta gamma di piatti, sia a base di carne che di pesce, non solo come dessert.
A cominciare dagli antipasti, il frutto estivo ha
accompagnato magicamente ogni piatto, dai bon bon di foie gras
ai gamberi rosa.
E non é certo scontata la versione francesizzante
della Crepes alla Saturnia in
estratto di geranio odoroso.
I ben noti vini bianchi marchigiani DOC che caratterizzano il territorio, si accompagnano bene alla pesca.
Dalla Ribona antico vitigno maceratese secco, sapido e armonico, al Verdicchio di Matelica e al Verdicchio dei Castelli di Jesi.
“Oggi la produzione di pesca Saturnia è assorbita interamente dal canale della grande distribuzione organizzata italiana - dichiara Marco Eleuteri, titolare insieme alla sorella Laura, dell'azienda agricola produttrice di questo frutto così versatile e gustoso, infatti è agevolmente disponibile nei supermercati italiani. Non solo, con l’incremento della superficie coltivata, presto pesca Saturnia diventerà disponibile anche nel mercato internazionale, con beneficio dell'intera economia agricola regionale”.
La varietà selezionate
sono a maturazione scalare, pertanto la stagione per la pesca piatta è solo all’inizio, non sarà difficile dunque gustarla nel corso dell'estate.
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