Le Marche si attestano prima regione produttrice della pesca piatta Saturnia, uno scrigno di sapori e profumi.


Rosaria Morganti Chef 


Foto: Monica Palloni

di Luana Spernanzoni

 

Non finiremo mai di sorprenderci. La regione Marche è uno scrigno infinito. Come la borsa di Mary Poppins rivela sorprese.

Nel paniere variegato di prodotti freschi locali scopriamo “Saturnia” pesca piatta, di media dimensione, a polpa bianca e molto profumata, in particolare in piena stagione.

 La pesca Saturnia é coltivata lungo la valle del fiume Chienti da circa 40 anni. Introdotta nei territori marchigiani, con le prime piante di Stark Saturn, la madre dalla quale poi è stata selezionata l’attuale varietà. Attualmente nella regione Marche la superficie  ha raggiunto 100 ettari di coltivazione, con un raccolto che questa estate si dovrebbe aggirare intorno ai 16 mila quintali.

 La caratteristica peculiare della pesca Saturnia é sicuramente quella di essere, da un punto di vista gustativo, una vera e propria eccellenza.

Per questo in collaborazione con alcuni cuochi marchigiani, l’azienda Eleuteri, specializzata nella coltivazione di questo frutto, realizza dei laboratori gastronomici in cui la pesca Saturnia viene utilizzata per una vasta gamma di piatti, sia a base di carne che di pesce, non solo come dessert.

 In particolare con il pesce sono stati raggiunti ottimi risultati; la nobilta' del frutto consente infatti abbinamenti piuttosto insoliti che lasciano molto spazio alla fantasia in cucina.

 Nel recente laboratorio gastronomico a Montecosaro Scalo, Rosaria Morganti chef del ristorante “Due Cigni”, con creatività e competenza ha messo in tavola pesca Saturnia in modo geniale e gustoso.

A cominciare dagli antipasti, il frutto estivo ha accompagnato magicamente ogni piatto, dai bon bon di foie gras ai gamberi rosa.

 Una scoperta la versione della Amatriciana di pesca Saturnia, con crema di pecorino dei Sibillini e il matrimonio con il pesce San Pietro su crema di merluzzo e vongole, asparagi bianchi e il frutto maturato all’estragone.

E non é certo scontata la versione francesizzante della Crepes alla Saturnia in estratto di geranio odoroso.

I ben noti vini bianchi marchigiani DOC che caratterizzano il territorio, si accompagnano bene alla pesca

Dalla Ribona antico vitigno maceratese secco, sapido e armonico, al Verdicchio di Matelica e al Verdicchio dei Castelli di Jesi.

“Oggi la produzione di pesca Saturnia è assorbita interamente dal canale della grande distribuzione organizzata italiana - dichiara Marco Eleuteri, titolare insieme alla sorella Laura, dell'azienda agricola produttrice di questo frutto così versatile e gustoso, infatti è agevolmente disponibile nei supermercati italiani. Non solo, con l’incremento della superficie coltivata, presto pesca Saturnia diventerà disponibile anche nel mercato internazionale, con beneficio dell'intera economia agricola regionale”. 

La varietà selezionate sono a maturazione scalare, pertanto la stagione per la pesca piatta è solo all’inizio, non sarà difficile dunque gustarla nel corso dell'estate. 

 Foto: Monica Palloni 

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